La Didattica a Distanza è ormai entrata nel vocabolario scolastico così come in quello familiare. Con essa si intende una modalità didattica che permette a studenti e insegnanti di seguire un percorso di formazione e apprendimento anche se “fisicamente” distanti. Con una precisazione: il concetto di distanza non è ancorato alla sola presenza fisica: la didattica a distanza prevede infatti che la relazione tra docente e studenti avvenga attraverso modalità “mediate”, ovvero con l’utilizzo di strumenti e supporti digitali online.
L’interazione può avvenire in tempo reale, ad esempio attraverso la partecipazione a videoconferenze, oppure in differita, mediante la distribuzione di materiale scaricabile online o la creazione di webinar.
Sono cambiati i tempi ma anche le modalità, le ritualità, tutto ciò a cui la scuola era abituata ormai da decenni, per non dire, dalla legge Casati in avanti. La vera scommessa, ma non solo per la scuola, stava nell’utilizzare ciò che è diventato di uso quotidiano, Pc, tablet, IPad, per la didattica. Giuseppe Rossi, docente universitario di didattica generale e presidente di Sirem, Società italiana di Ricerca sull’educazione mediale afferma che “non è, semplicemente, trasportare le stesse cose che faccio in presenza su altri mezzi ma è ripensare alle stesse finalità con modelli didattici e tecnologie differenti”.
Crediti: orizzontescuola.it; docenti.it
Personale scolastico